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Ci sono anche le giornate no

Dire che sono arrabbiata non rende e mi illudo che scrivere servirà per lo meno a farmi sfogare.

Mi sono alzata presto perché volevo pedalare e cominciare presto a lavorare: gli obiettivi di oggi erano fare almeno 10 km e riprendere a scrivere per il Blog.

Il primo l’ho raggiunto: giro dell’oca intorno a casa, non mi sentivo sicura e così ho preferito non fare giri lunghi. Il secondo obiettivo mancato totalmente: mi sono persa dietro a cosa burocratiche e la mattinata è volata, non proprio quello che volevo fare ma comunque cose da fare. Il casino è che mi è partita la pressione dopo la digestione tanto che anche adesso che scrivo ho la testa in confusione.

Sono stata sdraiata al buio per un po’ ma ogni tentativo di fare qualcosa sono fallite. Non ho idea di cosa mi stia succedendo e non si tratta di aver riposto troppe aspettative in questo lunedì, ero pronta a non portare a termine tutto, sono arrabbiata perché non ho il controllo del mio corpo e perché, paradossalmente, conduco una vita più sana ora che quando ero a Genova.

Qualcunə potrebbe obiettare che questi sono gli effetti del passato e non saprei neanche come controbattere a dire il vero. So solo che non ho concluso granché di quello che volevo, che ogni volta che riprendo a pedalare non dura mai e inizio a sentirmi profondamente frustrata.

In tutto questo mi sono decisa a cercare una nutrizionista e a prendere un appuntamento, perché sono certa che tutto dipenda dall’alimentazione e dalla digestione (prima di pranzo stavo relativamente bene, ne vengo sempre da una pessima settimana). In questo momento in cui tuttз parlando di mangiare intuitivo e di anti-dieta, io voglio perdere peso, sento questa esigenza, non mi piaccio nel mio corpo e non so da dove partire.

Per quanto non mi alleni in modo sistematico e nonostante un po’ di pigrizia delle ultime settimane, dal punto di vista movimento e sport credo di potercela fare anche da sola: mi conosco e conosco i miei limiti. Proprio per questo non credo di farcela dal punto di vista dell’alimentazione anche perché non ho mai intrapreso un percorso dopo la diagnosi di Adhd.

Da un punto di vista buddista dovrei essere grata di questa giornata: nel suo seguire una direzione non prevista e voluta mi sta mettendo davanti nuovi importanti passaggi, ma non ci riesco, non ora mentre scrivo, non ora che sento la testa pesante come un macigno e tantissima rabbia perché mi sento rallentata su tutti i miei obiettivi per una volta che le idee erano chiare. Mi sembra quasi di essere destinata a non farcela mai per quanto mi sforzi, che pessima sensazione. Ieri scrivevo che si rilancia sempre, in momenti come questo mi sembra tutto senza senso.

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