La giornata è cominciata nervosa e stanca, non male. È strano come momenti di realizzazione personale possano facilmente accompagnarsi ad una notte insonne e alla fatica di ingranare il giorno dopo.
Ieri finalmente sono riuscita a mettere insieme tutti i pezzi, ho una strategia per realizzare il lavoro che voglio per come lo voglio. Mi sono sentita fuori dalla nebbia dopo tanto tempo e leggera, il perché io non abbia dormito mi sfugge. Forse perché le cose da fare sono moltissime e se le penso tutte insieme mi sento sopraffatta.
In questi giorni mentre cercavo di ordinare e, soprattutto, schematizzare le mille idee che ho nella testa, riflettevo su quanti corsi di formazione, informazioni, gente che scrive e dice di sapere c’è sul web. Come distinguersi veramente? Come essere una voce fuori da tutta questa fuffa?
Questa è una delle domande che in qualche modo muove le mie azioni, perché servono voci dalla fuffa e serve trovare un modo per riconoscere questa fuffa.
Ma delle tante cose che volevo scrivere stamattina non me ne ricordo neanche mezza perché lo scazzo sta annebbiando tutto. So solo che stamattina e domani ho un corso di base sul fundraising, non è il mio campo ma chissà che non impari cose interessanti da poter applicare al Blog.
Di tutte le decisioni importanti che ho preso in questi giorni, c’è quella di riprendere a scrivere su laciclistaignorante.it per questo vorrei entro il fine settimana finire di definire il piano editoriale. Ho anche deciso di non ripartire con il Podcast, prima voglio scrivere e registrare (bene), quindi se ne riparla a settembre.
In tutto questo c’è ancora da studiare dettagliatamente cosa voglio che sia YouTube per me. Ci sono momenti (come stamattina) che mi sento in ritardo con tutto, non potevo pensarci 7 anni fa quando ho cominciato? Ma esattamente come 7 anni fa sono sola a fare tutto e invece di pensare a cosa non ho fatto/pensato/realizzato, dovrei concentrarmi su dove sono arrivata con i miei mezzi.
Ora ricordo, volevo anche fare un discorso sull’autenticità ma lo rimando. Non riesco assolutamente a concentrarmi, guardo fuori dalla finestra la ferrovia e ascolto la musica che uso per concentrarmi (che evidentemente stamattina non funziona).
Penso solo che la nebbia l’ho dissolta quando dopo aver studiato il più possibile ho seguito solo il mio istinto, anche quando la razionalità mi urlava ma cosa stai facendo?!?. Sembra banale eppure è sempre lo stesso punto che torna: seguire sé stessз fino in fondo non è affatto scontato né facile.