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Produttività tossica

Non c’è verso, è due giorni che le mestruazioni mi hanno messo ko, non tanto per i dolori, ma sono senza energie. Suona la sveglia, la sento pure (ho un rapporto conflittuale con la sveglia), ma il mio corpo dice no ed io lo assecondo.

Il problema non è tanto questo, perché come ho fatto in passato so che ad un certo punto risalirò in sella, anche perché come dicevo nei giorni scorsi, sta tornando ad essere una droga buona e mi fa stare bene. Il casino è che passo le mie giornate lottando con me stessa, sempre in nome di quella produttività tossica di cui sono pervasa.

Ho iniziato la settimana egregiamente e, come l’ultima volta, pubblicata la nuova pagina dei Corsi e messa a punto tutta la strategia di comunicazione, mi sono svuotata. Forse è un lavoro più impegnativo di quello che voglio ammettere a me stessa.

Ma mentre ieri qualcosa al mattino ho concluso comunque, oggi proprio no. Sono quasi le cinque del pomeriggio ed ho aperto ora il pc per riordinare i pensieri.

Cosa c’è di male in questo? Nulla, lo so, so che se mi capitano queste giornate c’è un motivo ed è evidente che il mio cervello e il mio fisico avevano bisogno di fare niente. Ma lotto con me stessa, perché ho una marea di cose da fare e non mi posso permettere di non fare nulla, almeno non dal punto di vista economico.

Passare le giornate così è uno spreco di energie senza senso, ne sono perfettamente consapevole. Eppure come per l’ansia del giudizio altrui, questa credo sarà una battaglia che non vincerò mai, forse imparerò a gestirla sempre meglio, a riconoscere prima i segnali e a non andarci a fondo troppo a lungo.

E visto che non posso cambiare il passato, ora cerco di concentrarmi sul futuro di questa giornata e sui prossimi giorni.

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