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Tazza termica e pensieri caotici

Provo un’immensa gratitudine per tutto quello che ho e per tutto quello che non ho, e questo sentimento così potente lo devo solo alla pratica buddista, al ritrovare una pratica costante che dà nuovo ritmo alla mia vita.

Per tanto tempo ho ricercato questo ritmo, che conosco e che ho perso, e so che nulla è per sempre e che ogni giorno vuol dire rideterminare senza adagiarmi, perché è un attimo distrarsi, ma i benefici sono di gran lunga maggiore al sonno che provo in questo momento mentre scrivo.

Sto ricercando la stessa costanza in bici dove continuo ad avere alti e bassi, ma è tutto collegato: un obiettivo nell’attività (buddista) è un obiettivo nella vita quotidiana e questo settembre è dedicato proprio al ritrovare e mantenere questo ritmo.

In questi giorni ho fatto anche diversi esperimenti personali e sottolineo personali, tra il prendere o meno la terapia per l’Adhd e il Daimoku. In tutta sincerità non sento differenza quando mi alzo e pratico se prendo o meno la pastiglia.

Questo è un argomento molto molto delicato: non voglio dire che la pratica buddista sostituisce una qualsiasi terapia, dico che nel mio specifico caso il Daimoku compenso l’Adhd e in determinate situazioni gli effetti della pastiglia sono ininfluenti. D’altronde è da anni che io compenso i sintomi con il Daimoku in modo totalmente incosapevole, non c’è da stupirsi che io riesca a farlo con coscienza di causa.

Non è che mi sono svegliata un giorno ed ho deciso di fare esperimenti di questo tipo: mi sono dimenticata per un paio di giorni di prendere la pastiglia ed allora ho osservato il contesto e mi è venuta voglia di fare delle prove.

Tutto conferma ciò che so da anni, che ho bisogno di alzarmi praticare e pedalare, in questa sequenza e quando viene meno le mie giornate sono tutte un po’ più complicate. Finché viene meno il pedalare non è un grosso problema (a meno di non uscire in sella per molti giorni di seguito), ma ora che ho ritrovato il Daimoku ho ritrovato anche la potenza che può dare ogni giorno. Sono tutte cose che razionalmente sapevo, ma la razionalità non basta quando lotti contro i tuoi demoni personali.

Mi sono comprata una tazza termica e mi sono portata il caffè al mare, che sballo bersi il caffè nella pace più assoluta, stamattina non c’erano neanche i cani, solo il mare e silenzio.

Ero indecisa su quanto pedalare ma stamattina ha vinto la fame. Alti e bassi, non sto uscendo quanto vorrei e non ho granché voglia di cucinare quindi anche la dieta ne risente. Mi aspetto che da un momento all’altro arrivi qualcunə che mi dica che la cultura della dieta è pericolosa e tutto il discorso annesso. Su questo argomento voglio assolutamente scriverci perché già ad una persona come me avere un piano alimentare appeso al frigo aiuta. Non la seguo millimetricamente, ma se fosse per me in questo periodo vivrei solo di biscotti al cioccolato e non perché sono a dieta e allora la privazione e… proprio perché ho voglia di biscotti al cioccolato, e non me ne privo, cerco solo di non nutrirmi solo di quello.

Ogni volta che penso al discorso dell’alimentazione intuitiva penso a come i dati siano manipolabili e l’associazione con la pratica buddista e la Soka Gakkai è immediata: ne ho sentite tante sulla Soka che è tutto fuorché un’organizzazione perfetta, ma ogni critica manca sempre di una visione globale e alla fine si riduce tutto al fatto che l’organizzazione non piace.

Lungi da me difendere la Soka a spada tratta, sono tante le cose che andrebbe cambiate, ma è un’organizzazione fatta di persone e come tale è imperfetta o, per citare la Murgia, i cortocircuiti interni sono inevitabili. Ma il Buddismo insegna a guardare dentro e non fuori, solo che è un po’ complicata questa cosa ed è facile accusare fuori.

Tutte le robe che ho letto e sto leggendo sull’alimentazione intuitiva mi lasciano dubbia come з dettratori/trici della Soka Gakkai. Non dico di avere ragione, non lo dico e penso mai, perché il mio spirito di ricerca è sempre ben attivo per fortuna.

I pensieri di stamattina sono un po’ un casino, vado a prendere il post-it che ho scritto all’alba mentre praticavo e vedo di cominciare a lavorare. Settimana dedicata al Podcast, la prossima sarà dedicata ai Corsi. Non sarò mai così rigida ma avere un filo comune per tutta la settimana potrebbe essere utile. In fondo provare non costa nulla.

Non so come intitolare questo post, mi viene appunti del mattino come ieri, anche perché mi piacerebbe scrivere sia al mattino che alla sera, un obiettivo che inseguo da tempo e in tutto questo ci sarebbe da considerare la seo. Che idee del bip che passano per la mia testa.

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